Streghe, nani, mummie: giallo longobardo


ALESSANDRA POLITI
- Ilaria Tuti e l'ultimo (al momento) capitolo sulle indagini di Teresa Battaglia.

Una donna appesantita nel fisico e nell'animo dalla sua malattia che avanza spietatamente e, anche se lei continua a fare di tutto per nasconderlo, non la rende più lucidissima come un tempo.

Questa di Teresa Battaglia è, in tutti i sensi, un' indagine su sé stessa, sia sul fatto che sia stata ritrovata al cospetto di un ragazzo morto sulle sponde di un fiume, sia sulle devastanti ripercussioni che l'Alzheimer ha sulla sua vita.

Una caccia in cui non può essere lasciata sola. Infatti con lei ci sono tutti i suoi fedelissimi e c'è l'immancabile ispettore Massimo Marini. Ma quante crepe nell'ordine delle cose!

E quella mania di volere ogni cosa al suo posto!

Un pugnale intarsiato, d'argento.

Una famiglia antica, discendente da un longevo casato del re Alboino.

Un museo in cui l'archeologia funeraria racconta di Ratchis e Tassia, il duca di Cividale e sua moglie.

Un percorso tra le vestigia di secoli bui, tempestati di ametiste e oscuri riti ancestrali, corni potori di vetro colorato e messaggi misteriosi sulle chiavi dell'eternità.

"Le morti precoci hanno mani pesanti che ti si appoggiano sul petto e premono".

E poi... c'è un bambino che piange nel buio del bosco e in quello della città. E il braccialetto di Teresa Battaglia, da cui lei è inseparabile, ritrovato in un ipogeo a Cividale, a quello che era il polso di una ragazza longobarda, ma che ora è solo un mucchietto d'ossa e polvere. Ossa.

E per finire, infatti, quella scritta sulla parete dello studio di Teresa Battaglia: MADRE D'OSSA... Cosa vorrà significare?

Un' indagine che riporta alla luce un esercito di morti: streghe, nani, mummie, scheletri. Odore di polvere e carne secca. Morte e decadimento.

Una spirale di vite sepolte per secoli.

Madre d'ossa
Ilaria Tuti
Longanesi/Tea, Milano, 2024
pagine 400
euro 22,00