“Tracce Sacre”: l’arte come pellegrinaggio interiore nelle Scuderie di Palazzo Gallone a Tricase


TRICASE 
– Dal 19 al 30 luglio 2025, le Scuderie di Palazzo Gallone si trasformano in un luogo sospeso tra visibile e invisibile, grazie alla mostra “Tracce Sacre” di Mimmo Camassa, maestro dell’arte sacra contemporanea. L’ingresso è gratuito e l’esperienza si preannuncia come molto più di un’esposizione: un cammino interiore attraverso icone che intrecciano fede, dolore, rinascita e interrogazione esistenziale.

L’inaugurazione è prevista per sabato 19 luglio alle ore 20.30, con l’intervento della critica d’arte RosAngela Bovenga, che offrirà una riflessione sull’attualità dell’iconografia bizantina e sul significato etico dell’opera di Camassa.

Un’arte che lacera e ricuce il sacro

Camassa, classe 1964, con studi all’Accademia di Belle Arti di Bari e perfezionamento in arte sacra con il maestro Toni Bux, propone un linguaggio visivo potente e originale. Le sue icone non cercano la bellezza canonica: l’oro è graffiato, ferito, consumato, mentre i colori esplodono in tonalità rosso sangue, blu intenso, verde vivo, dando voce a un’umanità ferita ma ancora viva.

«Nell’imperfezione trovo la verità del sacro – racconta l’artista – l’oro distrutto è il simbolo della fede che lotta, non quella già risolta».

Questa tensione estetica ha conquistato personalità del calibro di Papa Benedetto XVI, John Turturro, Al Bano, Romano Prodi, e ha fatto entrare Camassa nel cuore di collezionisti, chiese e critici d’arte come Carlo Franza e Donato Valli.

Tra Oriente e Occidente, tra dolore e speranza

“Tracce Sacre” è un viaggio simbolico tra l’iconografia orientale e l’urgenza dell’uomo contemporaneo. Camassa trasfigura la lamina dorata, icona per eccellenza della trascendenza, rendendola fragile, esposta, umana. In questo linguaggio – a tratti ascetico, a tratti viscerale – c’è il riflesso di una spiritualità moderna e inquieta.

«L’arte deve scuotere. Viviamo in una società superficiale: solo uno sguardo profondo può restituirci la voce dell’anima», dice l’artista, da anni residente in Salento, ispirato dalla figura di don Tonino Bello e dai ruderi della civiltà basiliana.

Una mostra da non perdere

“Tracce Sacre” è promossa con il patrocinio del Comune di Tricase e rappresenta un’occasione rara per confrontarsi con un’arte che non consola, ma interroga, disturba, illumina. Un’opera dopo l’altra, si compone un mosaico di sacralità imperfetta, come imperfetto è il cammino umano.

«Cerco l’Essenza di chi, nei secoli, ha soccorso l’umanità. E nel silenzio, trovo la voce più forte», scrive Camassa.

Informazioni utili

  • Dove: Scuderie di Palazzo Gallone, Tricase (Lecce)

  • Quando: dal 19 al 30 luglio 2025

  • Orari: lunedì-sabato ore 20:00-23:00; domenica mattina su richiesta (tel. 328 9434512)

  • Ingresso gratuito

📞 Contatti stampa: M. Maddalena Bitonti – m.maddalenabitonti@libero.it | 347 8130497