Ultimo incanta il San Nicola: da Bari a Tor Vergata, ecco il racconto del cantautore che vince senza media…

ROSALBA PARADISO – Ultimo ha chiuso il suo tour negli stadi con un concerto epico allo Stadio San Nicola: oltre 50.000 persone, una scenografia essenziale ma potente, e quella voce roca e vera che, da anni, è colonna sonora per milioni di fan. È stato un arrivederci emozionante, ma non un punto d’arrivo. È l’inizio della marcia verso Tor Vergata 2026, il più grande evento live della storia italiana.

L’ultima data di questo tour ha confermato ciò che era già chiaro: Ultimo, con la sua musica, si è preso l’Italia. Ogni brano è stato cantato all’unisono, lo stadio si è trasformato in una gigantesca camera d’eco emotiva. Lì non c’erano spettatori: c’erano vite vissute, ferite condivise, speranze non dette.

Fin dal primo brano, il cantautore romano ha dato corpo e voce alla sua poetica viscerale, alternando momenti di pura intimità a esplosioni di entusiasmo collettivo. Brani come Colpa delle favole, Ti dedico il silenzio e I tuoi particolari hanno risuonato come inni generazionali, portando molti spettatori alle lacrime. La serata ha ripercorso l’intera parabola artistica di Ultimo, toccando tutti i suoi album e includendo anche i successi più recenti. La scaletta ha celebrato la coerenza di un artista che, pur crescendo, ha mantenuto intatta la connessione con il suo pubblico. Con la sua penna sincera e il timbro graffiato, si è confermato il cantautore più amato della sua generazione. Dai cori spontanei sulle note di Sogni appesi fino ai silenzi carichi di significato durante Ipocondria, ogni momento del tour è stato un atto d’amore reciproco tra artista e pubblico.

Il tour “La favola continua…” non è stato solo un successo commerciale – con tutte le date esaurite – ma una dichiarazione d’intenti: che la musica può ancora raccontare storie vere, costruire ponti, curare ferite. Sui social si moltiplicano le testimonianze: video, foto, lacrime, abbracci. I fan hanno vissuto un’estate sotto il segno di Ultimo, portando con sé parole che sembrano scritte per ciascuno di loro. “Non dimenticherò mai questa notte”, ha scritto su Instagram un fan barese. E come dargli torto? Il tour 2025 non è solo una tournée: è un pezzo di storia della musica italiana contemporanea.

Mentre il pubblico esplode di entusiasmo, parte della stampa continua a non comprendere (o ad accettare) il fenomeno Ultimo. Critiche alla “retorica dei testi”, alla “monotonia musicale”, al “linguaggio adolescenziale”. Alcuni giornalisti hanno parlato persino di un “culto della fragilità”, come fosse un difetto da mascherare.

Ma la realtà dei numeri e dell’impatto racconta un’altra storia: sold out ovunque, stadi pieni anche con mesi di anticipo, e un pubblico intergenerazionale che trova in lui una voce sincera, non filtrata.