Recensione del film ''The Map that leads to you''

 



Recensione del film ''The Map that leads to you'' a cura del content creator ed esperto di cinema Andrea Renzulli.


Trama: Heather parte per un’avventura in Europa con le sue migliori amiche prima di cominciare una vita perfettamente programmata. Quando incontra Jack il loro colpo di fulmine dà inizio a un viaggio emotivo che nessuno dei due si aspettava.

Ero curioso di vedere questo film, perché il romanzo di Joseph Monninger da cui è tratto il film, è ispirato al meraviglioso “Prima dell’alba” di Richard Linklater.

Il due volte candidato premio Oscar, lo svedese Lasse Hallström (Buon compleanno Mr.Grape, Haciko, Chocolat) dirige questa trasposizione di una storia oggettivamente struggente.

Il film ci racconta di un viaggio esteriore che diventa specchio di quello interiore, alla ricerca di se stessi e la mappa del titolo diventa simbolo dell’unione tra generazioni, memorie e luoghi.

E’ bello vedere in estate un film che ci porta per l’Europa, sembra quasi di partire insieme ai protagonisti.

Cosa non funziona nel film, a mio parere è la chimica tra due protagonisti, il bravo e aitante KJ Apa (Riverdale) e la giovane Madelyn Cline (So cosa hai fatto), che risulta quasi finta in certi momenti.

“La mappa che mi porta a te” ci insegna il valore del tempo e l’importanza dei legami spirituali, e ci mostra una prima parte con dialoghi più leggeri per poi passare a una seconda parte più profonda.

Sicuramente ci ho ritrovato la dolcezza del capolavoro di Linklater e il regista si impegna al massimo, ma alcuni cliché evitabili e un casting non del tutto azzeccato non mi fanno apprezzare totalmente questo film comunque grazioso che ha il suo punto di forza in una storia veramente bella e nella delicatissima colonna sonora.

Ho la sensazione che sarà il classico film che piacerà più al pubblico che alla critica.


VOTO: 🗺️🗺️1/2