Premi della 22esima edizione del Salento Int'l Film Festival 2025: i vincitori


I Vincitori ex aequo del Best Film 2025

"Miracle Zone" di Alexander Sadreddini e "Broken Patterns" di Ben Sombogaart vincono ex aequo il Premio Best Film al Salento International Film Festival 2025. Il Salento International Film Festival 2025 celebra un'edizione straordinaria assegnando il Premio Best Film ex aequo a due opere che, pur diverse nella forma, condividono una visione autoriale potente e profondamente umana: "Miracle Zone" del regista Alexander Sadreddini e "Broken Patterns" del maestro olandese Ben Sombogaart.
Miracle Zone – Un viaggio tra mito, memoria e redenzione. Ambientato in una terra post-apocalittica dominata da leggende e misteri, Miracle Zone intreccia le storie di Misha, raccoglitore dei ricordi dei morti; Eva, madre in cerca del figlio scomparso; e Dane, giovane scienziato alla ricerca della verità sulla misteriosa "Zona".
La giuria ha premiato il film per la sua forza visiva, la costruzione di un universo originale e la sensibilità con cui esplora il bisogno di credere nei miracoli. Broken Patterns – La fragilità umana tra trauma e rinascita In Broken Patterns, Ben Sombogaart firma un’opera intensa che indaga il peso dei traumi emotivi e il difficile processo di ricostruzione personale. Grazie a una regia elegante e a interpretazioni magistrali, il film offre una riflessione universale sulla vulnerabilità e sulla capacità di rinascere.

Due visioni diverse, un unico grande cinema

Il verdetto ex aequo riconosce che entrambe le opere incarnano perfettamente la missione del Festival: un cinema indipendente capace di emozionare, interrogare e ispirare.Due film destinati a lasciare un segno profondo e che confermano il SIFF come piattaforma internazionale per autori coraggiosi e originali.

Yvonne Sciò

Il documentario di Yvonne Sciò , WOMENESS, ha riscosso un successo straordinario durante il festival, non solo per la finezza con cui affronta i temi dell’identità femminile, della forza interiore e delle narrazioni spesso taciute, ma anche per la capacità di creare un dialogo vivo con il pubblico. WOMENESS non si limita a mostrare: apre, illumina, ascolta. La platea ha risposto con un coinvolgimento raro, sentito. Molti spettatori hanno parlato di un film necessario, potente, capace di restare addosso. E questo è forse il riconoscimento più grande: quando un’opera esce dallo schermo e continua a muoversi dentro le persone.
In questo momento catturato nella foto c’è tutto: la gratitudine, la sorpresa, la responsabilità di un racconto che ha trovato il suo pubblico. Il successo di WOMENESS è anche un successo della visione artistica che anima il SIFF: dare spazio a chi ha qualcosa di vero da dire, e da condividere

MIGLIOR DOCUMENTARIO 2025 (EX AEQUO)
WOMENESS & Nyumba

Quest’anno la giuria del Salento International Film Festival ha assegnato il Premio Miglior Documentario ex aequo a WOMENESS e NYUMBA, due opere profondamente diverse per linguaggio e geografia, eppure unite da una stessa tensione umana: la ricerca di identità, libertà e appartenenza.
Womeness: La giuria lo ha scelto per: la delicatezza dello sguardo, la capacità di dare voce a esperienze diverse senza mai sovrastarle, la qualità estetica e la profondità emotiva del racconto. È un film che resta, che accompagna, che invita al dialogo.
Nyumba: la giuria lo ha scelto per: la forza delle immagini, a capacità di intrecciare memoria e presente, il rispetto con cui avvicina comunità spesso invisibili al grande pubblico, la potenza del suo messaggio antropologico ed ecologico. Nyumba è un atto d’amore verso un territorio, un ritratto corale che parla al mondo intero.

CORTOMETRAGGI
Il genitore professionista di Erik Jasan

Candidato all’Oscar 2026 – Sezione Corti Internazionali

Una pennellata cruda e potente sulle ferite del nostro tempo. Il film affronta con coraggio il razzismo, il diritto all’ascolto dell’infanzia e la disgregazione delle relazioni familiari, mostrando come la solitudine possa trasformarsi in una guerra silenziosa tra disperazioni. Con lucidità e compassione, Erik Jasan ci guida in una riflessione profonda sul concetto di famiglia, sul peso della genitorialità e sul ruolo della collettività e dello Stato nello sviluppo dei più vulnerabili. Un’opera necessaria, urgente, destinata a lasciare un segno.

Miglior Corto Iraniano – Testimone di Aida Tebianian

Un film che parla con il coraggio della verità. Testimone esplora la condizione umana in un paese dove libertà e amore non sono mai garantiti, ricordandoci che non c’è amore senza libertà e non c’è libertà senza verità. Aida Tebianian firma un’opera essenziale e potente, che illumina con delicatezza ciò che spesso resta nascosto.

Corti Italiani – I 12 passi di Fabrizio Denaro

Motivazione
Un racconto che scava nell’intimità del cambiamento personale. I 12 passi mostra che la verità non è solo rivelazione, ma anche assunzione di responsabilità, accettazione del principio di realtà e capacità di mettersi in cammino. Fabrizio Denaro costruisce un film sincero e coraggioso, che trasforma il “fare i conti con sé stessi” in un atto di rinascita.

Premio Speciale della Giuria – L’Amore di mio figlio

Motivazione:
Un’opera delicata e profonda che affronta il rapporto tra un genitore e un figlio con uno sguardo autentico, ferito e necessario. L’Amore di mio figlio racconta il silenzio, le distanze e i legami invisibili che resistono anche quando tutto sembra smarrirsi.
Per la capacità di trasformare una storia personale in un’esperienza universale, e per la sensibilità con cui esplora il peso e la forza dell’amore familiare, la giuria conferisce una Menzione Speciale a questo corto commovente e sincero.