Trani celebra il ritorno di Fabio Purino con la personale "Trani in un mondo che..."


TRANI – Si è inaugurata ieri presso il Centro d'arte Michelangiolo, in via Giovanni Bovio 186 a Trani, la mostra personale dell'artista francese Fabio Purino dal titolo "Trani in un mondo che...". L’esposizione, visitabile fino al 2 dicembre, rappresenta un atteso ritorno dell’artista in città dopo il successo della mostra La Nouvelle Vague a Palazzo delle Arti Beltrani. «Si torna sempre dove c'è l'amore», ha dichiarato Purino, sottolineando il profondo legame affettivo con Trani e la volontà di proseguire il proprio percorso artistico nella città pugliese.

L’arte di Fabio Purino si distingue per l’originalità e la capacità di fondere linguaggi e discipline diverse. Nato a Hayange e diplomato all’Accademia di Belle Arti di Metz, ha lavorato nel campo dell’arte visiva, della regia e della comunicazione istituzionale, ricoprendo per quattordici anni il ruolo di direttore artistico di ARTE, emittente culturale europea di rilievo. Questa esperienza gli ha permesso di sviluppare una cifra stilistica personale, oggi espressa nelle opere pittoriche in cui figurazione e astrazione si intrecciano in un’estetica stratificata e di sensibilità europea.

La nuova personale invita il pubblico a una riflessione lenta e consapevole. Come spiega Purino: «Ãˆ stato un cammino iniziato con alcune pitture esposte al Palazzo Beltrani e proseguito con opere dedicate al mare, al blu, al sole... Ho cercato di interpretare sentimenti e sensazioni». Il ciclo mette in luce la necessità di rallentare, di ritrovare calma interiore, come nell’opera Fede, simbolo della ricerca di quiete dell’artista.

Il gallerista Antonio Ladogana ha sottolineato la capacità di Purino di trasferire nella pittura l’esperienza accumulata da fumettista e grafico, creando opere in cui il colore domina e al tempo stesso emerge una sottile malinconia. «Le sue tonalità colpiscono il visitatore, rivelando piccole dicotomie e ombre che rendono l’opera espressivamente profonda e coerente», ha spiegato Ladogana, evidenziando l’equilibrio tra estetica visiva e messaggio emotivo che caratterizza il lavoro di Purino.

La mostra rappresenta dunque un invito a godere dell’arte con lentezza e attenzione, riscoprendo dettagli e sentimenti in un mondo sempre più immerso nell’immagine e nella velocità.