Ilva sequestrata: operai bloccano statali e accessi città. Patron Riva agli arresti
(GUARDA IL VIDEO) Sta accadendo ciò che tutti, politica, sindacati e operai, temevano nella Città dei Due Mari. Il gip Patrizia Todisco ha firmato il provvedimento di sequestro (senza facoltà d'uso) degli impianti dell'area a caldo dell'Ilva di Taranto e misure cautelari per alcuni indagati nell'inchiesta per disastro ambientale a carico dei vertici Ilva. + Curto: inizia la via crucis dei lavoratori
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Monta la protesta nella Città dei due mari dopo il maxi-sequestro. I circa 8.000 lavoratori dell'Ilva che stanno protestando per il provvedimento di sequestro degli impianti dell'area a caldo, che avrebbe pesanti conseguenze dal punto di vista occupazionale, hanno bloccato la statale 106 jonica Taranto-Reggio Calabria, la statale 100 Taranto-Bari e i due ingressi alla citta' di Taranto: la citta' vecchia e il ponte Punta Penna. Una delegazione di sindacalisti e lavoratori sta incontrando il prefetto di Taranto Claudio Sammartino.
I lavoratori dell'Ilva che stanno protestando per il provvedimento della chiusura degli impianti dell'area a caldo, che avrebbe pesanti conseguenze dal punto di vista occupazionale, hanno bloccato la statale 106 jonica Taranto-Reggio Calabria, la statale 100 Taranto-Bari e i due ingressi alla città di Taranto: la città vecchia e il ponte Punta Penna. Una delegazione di sindacalisti e lavoratori sta incontrando il prefetto di Taranto Claudio Sammartino.
Sono intanto 8 gli indagati, tra dirigenti ed ex dirigenti della fabbrica, per i quali il gip Patrizia Todisco ha disposto gli arresti domiciliari. Cinque di questi erano già inquisiti e avevano nominato propri consulenti nell'ambito dell'incidente probatorio. I provvedimenti sono stati firmati ma non ancora notificati. Gli arresti riguardano il patron Emilio Riva, presidente dell'Ilva Spa fino al maggio 2010, il figlio Nicola Riva, che gli è succeduto nella carica e si è dimesso un paio di settimane fa, l'ex direttore dello stabilimento di Taranto, Luigi Capogrosso, il dirigente capo dell'area del reparto cokerie, Ivan Di Maggio, il responsabile dell'area agglomerato, Angelo Cavallo. La misura cautelare, però riguarderebbe anche altri tre dirigenti.
C'E' L'ACCORDO. CLINI, 336 MLN DI INTERVENTI - Le risorse per "interventi urgenti di riqualificazione ambientale" a Taranto saranno pari a "un importo complessivo di 336 milioni di euro". Lo ha annunciato il ministro dell'Ambiente Corrado Clini spiegando i contenuti del protocollo d'intesa firmato oggi al ministero. L'accordo prevede una "cabina di regia" presieduta dal presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola.
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I lavoratori dell'Ilva che stanno protestando per il provvedimento della chiusura degli impianti dell'area a caldo, che avrebbe pesanti conseguenze dal punto di vista occupazionale, hanno bloccato la statale 106 jonica Taranto-Reggio Calabria, la statale 100 Taranto-Bari e i due ingressi alla città di Taranto: la città vecchia e il ponte Punta Penna. Una delegazione di sindacalisti e lavoratori sta incontrando il prefetto di Taranto Claudio Sammartino.
Sono intanto 8 gli indagati, tra dirigenti ed ex dirigenti della fabbrica, per i quali il gip Patrizia Todisco ha disposto gli arresti domiciliari. Cinque di questi erano già inquisiti e avevano nominato propri consulenti nell'ambito dell'incidente probatorio. I provvedimenti sono stati firmati ma non ancora notificati. Gli arresti riguardano il patron Emilio Riva, presidente dell'Ilva Spa fino al maggio 2010, il figlio Nicola Riva, che gli è succeduto nella carica e si è dimesso un paio di settimane fa, l'ex direttore dello stabilimento di Taranto, Luigi Capogrosso, il dirigente capo dell'area del reparto cokerie, Ivan Di Maggio, il responsabile dell'area agglomerato, Angelo Cavallo. La misura cautelare, però riguarderebbe anche altri tre dirigenti.
C'E' L'ACCORDO. CLINI, 336 MLN DI INTERVENTI - Le risorse per "interventi urgenti di riqualificazione ambientale" a Taranto saranno pari a "un importo complessivo di 336 milioni di euro". Lo ha annunciato il ministro dell'Ambiente Corrado Clini spiegando i contenuti del protocollo d'intesa firmato oggi al ministero. L'accordo prevede una "cabina di regia" presieduta dal presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola.
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BLOCCATE STATALI E ACCESSI CITTA' - I circa 8.000 lavoratori dell'Ilva che stanno protestando per il provvedimento di sequestro degli impianti dell'area a caldo, che avrebbe pesanti conseguenze dal punto di vista occupazionale, hanno bloccato la statale 106 jonica Taranto-Reggio Calabria, la statale 100 Taranto-Bari e i due ingressi alla citta' di Taranto: la citta' vecchia e il ponte Punta Penna. Una delegazione di sindacalisti e lavoratori sta incontrando il prefetto di Taranto Claudio Sammartino.
IN CORSO SEQUESTRO 6 AREE - Sono in corso ma non si sono ancora concluse le operazioni di sequestro, senza facolta' d'uso, delle aree dello stabilimento siderurgico Ilva di Taranto interessate dal provvedimento del gip del Tribunale della citta' jonica Patrizia Todisco nell'ambito dell'inchiesta della Procura per presunto inquinamento ambientale. Le operazioni vengono svolte dai carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce. Le aree interessate sono i parchi minerali, le cokerie, l'area agglomerazione, gli altiforni, le acciaierie e l'area gestione dei materiali ferrosi.
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Taranto