Biblio-cabine, il Book Crossing arriva a Roma

di Pierpaolo De Natale - Al via il Book Crossing anche a Roma. Per coloro che non conoscono il fenomeno, il Book Crossing (lett. passaggio di libri) è un'iniziativa che consente di mettere i libri a disposizione di tutti coloro che intendono leggerli. L'idea è già da tempo ampiamente nota e diffusa ovunque in Europa. Svezia, Germania, Regno Unito e altri Paesi del Vecchio Continente utilizzano con grande successo questo metodo di condivisione del sapere. Chi non conosce le storiche cabine telefoniche rosse londinesi? Bene, sono loro ad ospitare le piccole biblioteche del Book Crossing inglese e la capitale ne conta oltre cinquanta (in foto).

Il progetto, intitolato "Telephon Booth Books", nasce da un'idea di John Locke, non il filosofo del liberalismo classico, ma un architetto newyorkese. Locke, infatti, fu il primo a pensare di trasformare una vecchia cabina telefonica in disuso in una piccola biblioteca dove tutti avrebbero potuto mettere a disposizione di tutti libri di ogni genere.

Dopo un timido tentativo ad Arona (Novara), il Book Crossing in italia è giunto a Roma. L'iniziativa è nata dal comitato di quartiere Torresina, con le associazioni H2, Scaffali e Alberoandronico, e col sostegno di Telecom Italia, che in questo modo darà nuova vita alle cabine telefoniche in disuso.

Se per prendere parte al BookCrossing in Inghilterra basta iscriversi al sito Bookcrossing.com, registrare il libro ed ottenere così un codice identificativo che consentirà di seguirne gli spostamenti, in italia si procederà con un meccanismo analogo. Per evitare che i libri vengano rubati o messi in vendita, ciascuno di essi sarà timbrato, come in una normale biblioteca.

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