'Io non ho più paura': alle radici dello stalking e dalla parte delle vittime

BARI - Come uscire dalla paura dello "stalking", come reagire se vittime e, allo stesso tempo, come recuperare chi è stato esposto alla pressione fisica e psicologica di un persecutore seriale . "Io non ho più paura. Intuire per reagire” è il volume presentato in Consiglio regionale, nel quadro delle iniziative legate alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

A cura della Sezione consiliare biblioteca e comunicazione istituzionale, autori e ricercatori hanno illustrato i contenuti del libro, edito da Progedit e firmato dal vice questore Pietro Battipede, che ha raccolto i contributi di altri quattro coautori baresi, tutti esperti in criminologia o psicologia: la psicoterapeuta Marcella Montemurno, giudice onorario presso il Tribunale per i minorenni, il direttore tecnico informatico della Polizia di Stato Andrea Carnimeo, gli avvocati penalisti Antonio La Scala e Roberto Loizzo.

"Io non ho più paura" è una risorsa per quanti sono stati, sono o potranno risultare vittime di ogni forma di violenza fisica e psicologica, economica e sessuale. Nessuna nuova analisi sul fenomeno, ma uno strumento utile, operativo, che innanzitutto cerca di raggiungere le radici del fenomeno. "Capire per reagire", è una terapia che certo non evita di essere vittime, ma può trasmettere, a seconda dei casi, quella fiducia ed energia necessarie e sufficienti per contrastare forme di "dominio e potere".

Brano, musica e parole di, prodotto dall'Associazione "Michele De Pinto, legalità e salute".

Il curatore, Pietro Battipede, ha scritto romanzi polizieschi per ragazzi, ma di contenuto pedagogico, dove all'azione si aggiungono temi alti, come i valori, le regole, la socialità e l'educazione alla legalità.