Prime cognizioni utili sul coronavirus: intervista alla Prof.ssa Lauren M.Sauer (Johns Hopkins Hospital)

di BENNY MANOCCHIA – Senza avere la presunzione di svelare novita’ assolute sul coronavirus, il nostro giornale ha comunque ritenuto opportuno di chiedere alcune domande alla dottoressa Lauren M.Sauer, professoressa di Medicina di Emergenza presso il Johns Hopkins Hospital, dove tra l’altro dirige l’intero gruppo di organizzazioni mediche. La dottoressa Sauer ha scritto molti libri d medicina ed e’ conosciuta nel mondo della Medicina.

Cominciamo, se vuole, con la domanda sull’annuncio del coronavirus.
“Bene, l’11 febbraio di quest’anno, la World Health Organization annuncio’ il nome ufficiale della malattia che nel 2019 causo’ una prima epidemia di coronavirus. Oggi e’ COVID-19, Covi per coronavirus, D per disease (malattia) e 19 per l’annuncio in cui e’ stato identificato. Al momento e’ Sars Cov2”.

Come si diffonde il Cov-2?
“Da persona a persona. Forse tutto e’ scaturito da una pescheria a Wuhan, in Cina. Secondo la WHO finora 24 nazioni sono afflitte da COVD-19”.

Vogliamo dire qualcosa sui sintomi?
“I sintomi appaiono entro 14 giorni dal momento in cui si e’ esposti alla malattia. Cosi’ arriva la tosse, poi febbre, respiro corto, insufficienza renale e, speriamo mai, morte.”

E sulle cure che cosa si puo’ dire?
“Purtroppo non ci sono ancora cure, soltanto ricerche che riguardano composti terapeutici. Finora 18,870 persone sono state curate, secondo la World Health Organization. Occorre ricordare sempre di lavare bene le mani, per almeno 20 secondi. Occorre coprire tosse e starnuti con fazzoletti di carta. Evitare, poi, di toccare occhi, naso, bocca se prima non abbiamo lavato bene le mani. Eppoi, restare a casa, quando si puo'”.

C’e’ speranza, ha detto la dottoressa Sauer. La medicina sconfiggera’ questo dannato virus. E’ la speranza di milioni di persone nel mondo.
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