Federico Greco a Lecce: cinema, impegno civile e provocazione culturale il 2 maggio alla Biblioteca Bernardini
LECCE - Immaginate un autore capace di raccontare Stanley Kubrick con la stessa intensità con cui denuncia le contraddizioni del neoliberismo. Un regista che passa con disinvoltura dal mockumentary horror al documentario sociale, senza mai perdere il filo della sua visione. Questo è Federico Greco, protagonista assoluto dell’incontro che si terrà venerdì 2 maggio 2025, alle ore 19:00, presso la Biblioteca Bernardini / Ex Convitto Palmieri di Lecce (Piazzetta Giosuè Carducci).
L’appuntamento non sarà una semplice presentazione, ma un vero e proprio dialogo pubblico, dove il dibattito non solo è benvenuto, ma necessario. Al centro della serata, la riflessione sul diritto allo studio, partendo dal suo documentario in lavorazione: D’Istruzione Pubblica, il terzo capitolo della sua “trilogia del neoliberismo”. Un’opera che prende le mosse dagli articoli 3 e 34 della Costituzione italiana, interrogandosi su un tema drammaticamente attuale: è ancora vero che i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi?
A discuterne con il regista, due ospiti d’eccezione: il prof. Guglielmo Forges Davanzati, docente dell’Università del Salento, e Mina Matteo, attivista dell’Osservatorio sulla militarizzazione delle scuole.
Un autore, mille visioni: il percorso di Greco
Nato a Roma l’11 novembre 1969, Federico Greco si è formato al cinema presso La Sapienza e da oltre trent’anni si muove con straordinaria versatilità nei ruoli di regista, sceneggiatore, montatore e docente. Il suo debutto è un colpo da maestro: Stanley and Us (1999), una docuserie su Stanley Kubrick diventata cult, oggi rieditata a livello internazionale con il titolo Stanleyandus, affiancata da un libro edito da Lindau e Art Digiland.
La sua carriera è un susseguirsi di sperimentazioni e impegno:
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Con Il mistero di Lovecraft (2005) esplora il mockumentary horror, raccogliendo premi in festival come Sitges e Buenos Aires Rojo Sangre.
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Con Ambiguità e disincanto indaga l’opera del regista Emidio Greco.
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Con Nuit Americhèn (2013), corto prodotto con il sostegno del MiBACT, porta sullo schermo un clown mannaro interpretato da Francesco Scimemi, affiancato da Gianmarco Tognazzi.
Cinema come lotta: la trilogia del neoliberismo
Greco è un autore che non ha paura di prendere posizione. Con PIIGS (2017), documentario narrato da Claudio Santamaria e Willem Dafoe, affronta l’austerità europea, dando voce a pensatori come Noam Chomsky.
Nel 2022 firma C’era una volta in Italia – Giacarta sta arrivando, un lavoro sulla sanità pubblica in cui compaiono figure come Gino Strada e Roger Waters. D’Istruzione Pubblica, incentrato sul sistema scolastico italiano, ne è l’ideale prosecuzione.
Oltre il cinema: l’intellettuale militante
Autore di quattro libri, tra cui Star Wars – La poetica di George Lucas (La nave di Teseo, 2021), Greco è anche un docente appassionato, con esperienze alla Sapienza e all’Accademia di Belle Arti di Perugia, oltre che un raffinato critico cinematografico. Lo dimostra nel suo vlog Desaparecinema su OttolinaTV, dove analizza film e serie con lucidità e spirito critico.
Un invito al confronto
L’incontro del 2 maggio sarà tutto fuorché una lezione accademica. Sarà una conversazione aperta, tra cinema e società, tra sogno e denuncia. Portate domande, curiosità, magari anche provocazioni: perché Federico Greco è uno che ama il confronto, e il suo cinema non fa sconti né compromessi.
Se amate le storie che fanno pensare, i linguaggi che provocano, il talento che non si piega alle mode, non potete mancare.