Bisceglie: premiato il luminare Angelo Vescovi con il Premio internazionale duchessa Lucrezia Borgia


BISCEGLIE (BT)
- Un ponte ideale nel segno della cultura e della scienza lega a filo doppio le città di Bisceglie e Ferrara nel nome della duchessa Lucrezia Borgia. Si è svolta ieri nel Seminario arcivescovile diocesano "Don Pasquale Uva" di Bisceglie (BT), la cerimonia di conferimento del "Premio Internazionale Lucrezia Borgia". Il riconoscimento trae ragione dal legame delle due città in nome della nobildonna, che fu duchessa di Bisceglie e di Ferrara, e si rinnova di edizione in edizione, assumendo sempre più importanza. Negli anni il prestigioso premio è stato assegnato a personalità che, con la loro professione e l'impegno sociale, hanno raggiunto traguardi significativi in ambito culturale e scientifico, tra cui eccellenze di fama internazionale come l’oncologo e scienziato il prof. Umberto Tirelli.

L’evento, ideato e organizzato dall’associazione culturale "Osservatorio Nazionale Duchessa Lucrezia Borgia di Bisceglie", rappresentata dal presidente Antonio Speranza, gode dei patrocini di Regione Puglia, Provincia Barletta Andria Trani, Comune di Ferrara, Comune di Bisceglie e Archeoclub d’Italia, con la media partner di MediaserTv di Pontedera.
Lucrezia Borgia (Subiaco, 18 aprile 1480 – Ferrara, 24 giugno 1519) è una figura controversa del Rinascimento italiano, vittima di una spietata storiografia ottocentesca - oggi diremmo di "fake news" - che l'ha disegnata come macchiavellica e senza scrupoli. Figlia illegittima di papa Alessandro VI Borgia, è stata duchessa di Bisceglie in quanto moglie del duca Alfonso d’Aragona, figlio del re Alfonso II di Napoli, sposato il 21 luglio 1498. Vedova di Alfonso, ucciso nel 1500, su ordine del fratello di lei Cesare Borgia, Lucrezia sposò nel 1501 Alfonso I d’Este. Fu, questa volta, un matrimonio felice e Lucrezia bene si acclimatò nella corte di Ferrara di cui, appunto, fu duchessa dopo la morte del suocero Ercole. Perfetta castellana rinascimentale, acquistò la fama di abile politica e accorta diplomatica, tanto che il marito Alfonso d’Este arrivò ad affidarle la conduzione politica e amministrativa del ducato quando doveva assentarsi da Ferrara. Fu anche una attiva mecenate, accogliendo a corte poeti e umanisti celebri come Ludovico Ariosto, Pietro Bembo, Gian Giorgio Trissino e Ercole Strozzi.
Il premio internazionale si ispira proprio al mecenatismo di Lucrezia, quella capacità di attrarre nel suo nobile entourage artisti, scienziati e letterati e di creare a corte un clima di fervore intellettuale unico, fonte di prestigio per il casato. Il legame fra Bisceglie e Ferrara è suggellato dal titolo nobiliare di Lucrezia. In realtà la nobildonna non fu mai presente a Bisceglie, ma ebbe a cuore la cittadina adriatica. Una leggenda priva di consistenza la vede protagonista nell’invenzione del dolce "Il Sospiro" a lei dedicato dai biscegliesi in occasione di un matrimonio mai celebrato in città.
In questa edizione 2022 il presidente dell’associazione culturale dell’Osservatorio Nazionale Duchessa Lucrezia Borgia di Bisceglie, Antonio Speranza, ha premiato con l’Alto Riconoscimento Premio internazionale duchessa Lucrezia Borgia per meriti scientifici il professor Angelo Vescovi, biologo e farmacologo italiano. Lo scienziato è infatti il responsabile unico della prima sperimentazione mondiale con cellule staminali cerebrali umane, scevre da problematiche etiche, in pazienti affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) ed ha contribuito in maniera decisiva alla scoperta delle cellule staminali cerebrali nel cervello adulto.
Vescovi, direttore scientifico della Casa Sollievo della Sofferenza dal 2010, ha tenuto una lectio magistralis sulle "nuove frontiere della medicina: le cellule staminali e la medicina rigenerativa", introdotta dal dottor Tommaso Fontana, noto infettivologo, già direttore sanitario e primario del reparto infettivi dell’Ospedale di Bisceglie.
Durante la serata, presentata dalla giornalista Annamaria Natalicchio, sono intervenuti anche il sindaco Angelantonio Angarano e l’assessore Giovanni Naglieri e la madrina d’eccezione del premio la scrittrice, pittrice e sceneggiatrice Maria Giuseppina Pagnotta, vincitrice di numerosi premi internazionali nei campi della cultura e dell’arte, che ha declamato una poesia d’amore dedicata proprio alla nobildonna rinascimentale.
Antonio Speranza, presidente dell’Osservatorio Nazionale Duchessa Lucrezia Borgia di Bisceglie, ha idealmente porto i saluti al primo cittadino della città di Ferrara, Alan Fabbri, e all’assessore alla cultura della cittadina estense, Marco Gulinelli, e ha anticipato le prospettive per l’edizione 2023 del riconoscimento. "Quest’anno abbiamo voluto premiare personalità di altissimo profilo nel campo scientifico come i luminari Tirelli e Vescovi, - ha dichiarato Speranza - stiamo già lavorando alla prossima edizione che sarà dedicata invece al mondo della cultura e del cinema, premieremo cineasti che stanno girando film e documentari sulla figura della duchessa Lucrezia Borgia".